lunedì 24 marzo 2014

Confetti Mucci: i sogni diventano desideri



Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.

Oscar Wilde



Pasqua è quasi alle porte, odori e sapori di dolciumi si confondono nell’aria con quella sensazione di festa che ci riporta un po’ tutti indietro nel tempo. 

Ciò che già Proust aveva anticipato con la sua “madeleine” anche io ho avuto la fortuna di
sperimentarlo,passeggiando per le vie di Andria, grazie al profumo proveniente dal Tempio del Confetto. 
L’articolo determinativo, in questo caso, è d’obbligo: non sto parlando di un confetto qualsiasi ma DEL CONFETTO per eccellenza. 
I più avranno già capito a cosa stia facendo riferimento ma, da brava sostenitrice del partito “repetita iuvant”, vi dirò apertamente il nome di questo meraviglioso fiore all’occhiello e orgoglio pugliese.

La Confetteria Mucci dal 1894 rappresenta un punto di riferimento imprescindibile del buon gusto: materie prime, cura nei dettagli e rispetto della tradizione fanno di questo posto un Museo (non solo allegoricamente ma anche fisicamente perché potrete visitare i luoghi della maestria e arte dolciaria) nel panorama andriese e non solo. 



Posso solo assicurarvi che, una volta entrati, sarà difficile per chiunque uscire a mani vuote; il mio bottino di quest’oggi è costituito da dragée ripieni di liquore al puro cioccolato, confetti classici con mandorla d’Avola e altre delizie del palato di cui ho perso il numero perché è stato davvero impossibile frenarmi. 


  
Consiglio vivamente alla confetteria di aggiungere un sottotitolo al nome Giovanni Mucci; un’idea? I sogni son desideri

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