martedì 21 gennaio 2014

"Parlano i vignaioli": sua maestà il vino

Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le inquietudini
si allontanano dal cuore dell’uomo.

Pindaro 

 
Puglia, Calabria, Trentino, Liguria, Toscana: tutti sappiamo che le regioni d’Italia sono 20 ma pochi conoscono la meravigliosa cultura enologica che si cela dietro queste terre magnifiche.

Il 19 e il 20 gennaio, grazie a “Parlano i Vignaioli”, abbiamo avuto
la “grande fortuna” di avvicinarci al mondo vitivinicolo che, troppo spesso, è stato riservato ai soli addetti ai lavori.

In queste due giornate abbiamo, infatti, avuto dimostrazione che le cose buone (e belle) non sono solo per pochi ma, con strumenti e guide opportune, possono divenire accessibili a TUTTI.

Botti espositrici






















 

Avvicinare e coinvolgere (senza mai essere leziosi) il pubblico in un percorso del gusto non solo enologico ma anche agroalimentare: gli obiettivi di questo evento sono stati raggiunti con una grandissima soddisfazione da parte del pubblico.


Bio&sisto

Anche il settore gastronomico  ha avuto i sui degni rappresentanti: pomodorini, fagiolini, zucchine, funghi, i frutti di questa terra hanno coinvolto in un abbraccio sensoriale gli innumerevoli vini presenti pressol 'Hotel Rondò di Bari.
 
Un momento di riflessione collettiva, di gioia individuale e di piena soddisfazione per le grandissime potenzialità che questa “contraddittoria” terra esprime.



 
Praesidium- Montepulciano d'Abruzzo



Unico nel Sud Italia pensato come evento biennale, la terza edizione di "Parlano i vignaioli" ha avuto come protagonista Bari, fervida terra lungimirante e attiva sul piano agroalimentare ed enologico.



 
Foradori


In punta di piedi siamo entrati in questo mondo e, credo che, difficilmente sarà possibile uscirne: l’entusiasmo, la passione che connota tutto il processo vinicolo può essere vissuto appieno solo grazie alla forza d’animo e l'impegno che i “vignaioli” mettono nel loro lavoro.
Appassionati, curiosi e addetti ai lavori: per due serate tutti uniti nel nome del buon vino abbiamo vissuto un'esperienza "inebriante".

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